Corona Virus in Metro Manila
Taguig, primo contagio del corona virus a livello locale
Da 6 a 20 in un giorno
Numero fermo a 24
Corona Virus in Metro Manila.
Invece no, il numero pare si sia stabilizzato a 24 ed io mi sono fatte delle ragioni, vediamole:
- Le Filippine hanno preso sin dall’inizio delle misure preventive serie riguardo al virus.
- Sono un arcipelago di isole, in mezzo al mare e quindi praticamente l’unico modo per arrivarci è attraverso l’aereo e gli areoporti come in ogni altra parta del mondo sono le zone più controllate in assoluto.
- Il caldo, molti sono concordi nel dire che le alte temperature come abbiamo qui, uccidano il virus, ma se così fosse allora perchè abbiamo dei casi? Le statistiche però basse o quasi nulle dei paesi africani dal sito WorldoMeter (vedi in fondo) dovrebbero confermare questa possibilità.
Queste sono le principali ragoni che mi fanno ben sperare che il numero non salga a livello esponenziale, quello che sta succedendo in Italia fa paura a tutti, e qui sappiamo che non ci sono sufficienti ospedali e attrezzature per coprire una pandemia nazionale, ad ogni buon conto è scritto nella storia delle Filippine che sono preparate a far fronte alle emergenze nazionali.
Le scuole sono chiuse fino al 14 marzo e ciò per evitare la propagazione del virus dato che ha un incubazione di 14 giorni.
DOH, Stato di emergenza sanitaria pubblica
Il DOH (Deparment of Health) delle Filippine da ieri, ha dichiarato, lo stato di Emergenza Sanitaria Pubblica e ci sono 4 livelli a riguardo, ora siamo al livello 1, vediamoli tutti:
Alert Level 1: White
Con un caso identificato di infezione al di fuori del paese, le autorità devono aumentare il livello di allarme 1 con l’allarme del codice bianco.
Secondo la risposta di allarme del codice bianco, il dipartimento degli affari esteri (DFAE) e le ambasciate dovrebbero iniziare a coordinarsi.
È previsto il rafforzamento del monitoraggio dei casi confermati all’estero, della sorveglianza nei punti di ingresso e dell’applicazione della lista di controllo delle dichiarazioni sanitarie.
Le autorità dovrebbero già preparare medicinali essenziali e dispositivi di protezione individuale (DPI). Dovrebbero anche rivedere o aggiornare i loro protocolli dalle esperienze precedenti.
Un gruppo di lavoro tecnico dovrebbe iniziare la discussione.
Alert Levels 2 and 3: Blue
Nel frattempo, una dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della sanità di emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale attiva il livello di allarme 3.
In entrambi i livelli di allerta, le autorità dovrebbero presentare una risposta di allarme blu codice che include l’attivazione di una task force inter-agenzia sulle malattie infettive emergenti.
Le agenzie interessate dovrebbero monitorare i voli nei paesi interessati e applicare l’elenco di controllo delle dichiarazioni sanitarie.
Il governo deve stabilire linee guida per la sorveglianza di COVID-19. È inoltre necessario stabilire la configurazione del test per il virus.
Le strutture sanitarie dovrebbero essere pronte a prestare assistenza ai pazienti.
Code Blue Alert include anche il completamento dell’inventario, l’approvvigionamento, il preposizionamento e l’incremento di DPI, forniture e altre attrezzature necessarie.
Dovrebbero essere imposte restrizioni di viaggio, quarantena domestica e isolamento dei pazienti. Le autorità dovrebbero anche consigliare al pubblico di evitare incontri affollati
Alert Level 4: Red
Secondo il Codice Red Alert, l’inter-agenzia dovrebbe includere più agenzie governative per espandere la sua risposta alla diffusione dell’infezione virale.
Verrà eseguita la traccia del contatto selettivo. I gruppi vulnerabili e ad alto rischio saranno la priorità per i test e le cure.
Le autorità dovrebbero intensificare la propria consapevolezza per ridurre al minimo la paura, l’ansia e i disordini del pubblico.
Il governo dovrebbe perseguire un “coordinamento e una risposta inter-agenzia, multi-livello e intera società sostenuti” nella sua lotta contro il virus.

Conclusioni
Stamattina la pulsoniera dell’ascensore era stata coperta con della plastica e un’addetta con la mascherina puliva l’interno continuamente con un fare nervoso e così fuori nelle aree comuni dove vivo io.
Qualcosa è cambiato, c’è apprensione.
Per adesso Manila non è in stato di lock down, si aspetta a vedere come si evolve la situazione. Io sto bene, cerco di mangiare sano e fare attività fisica, prendo vitamina C e D, se mi viene uno starnuto ho un sussulto, ma poi penso no, è colpa del ventilatore della notte. Mi è venuta l’ansia di non dovermi ammalare e ci provo. Non sono tranquillo, ma mi sforzo di esserlo e i miei pensieri vanno a mia mamma e a mio fratello, come vorrei essere li con loro adesso.
Mi rimbombano nelle orecchie le parole di Tedros Adhanom Ghebreyesus, una voce amica della televisone.
We are not at the mercy of virus! Never give up!
Giovanni,
Metro Manila








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