Ci sono diversi problemi per gli italiani all’estero, soprattutto per chi è in Thailandia per non contare dei problemi interni della Thailandia perchè molti Thai people provenienti dagli USA e SIngapore forse non erano a conoscenza delle ultime direttive restrittive in tema di Quarantena che prevede, tra l’altro come in Italia, una Quarantena di 14 giorni autoimposta, pena 2 anni di reclusione (non in Italia).
Chaos Erupts at Suvarnabhumi Airport
Per gli Italiani in Thai si legge nel sito della Farnesina che c’è un volo di rimpatrio Lnedì 6 aprile
Ambasciata Bangkok
E per tutti gli Italiani che si trovano all’estero e vogliono tornare in patria si consiglia di visionare gli aggiornamenti del
sito nazionale della Farnesina
e di controllare i voli dedicati delle compagnie aeree, sito per sito. Attualmente abbiamo:
Ad esempio per chi vuole tornare dalle Filipine in Italia c’è un volo organizzato da Neos
VOLI DALLE FILIPPINE
- Lunedì 06 Aprile
- Manila Milano
Ritorniamo a
Manila
I numeri delle persone positive al covid-19 nell’ultima settimana sono aumentati di parecchio e ciò è dovuto al grande incremento che c’è stato nei test ed era quindi logico aspettarselo, ieri ad ogni modo si è registrata una flessione dei casi, solo, per modo di dire, 76 nuovi casi, 8 morti portando il numero totale a 144 e 5 nuovi ricoveri per un totale di 57.




Un po’ macabra l’immagine scelta di copertina dell’articolo, ma di sicuro effetto. Un’immagine che mostra una bara nel posto di blocco di Sampaloc con un cartello che gentilmente invita a stare a casa o dentro la bara appunto.
Un immagine che rende perfettamente l’idea, il linguaggio delle immagini è potente e tutti capiscono all’istante. E si capisce che l’unica altra opzione di stare nella bara è determinata dal covid-19 o dalle misure recentemente intraprese nel paese di sparare a vista su chi non ha rispetto delle Quarantena e minaccia e agisce in maniera violenta sulla polizia. Non c’è molto da stupirsi, come forse media stranieri hanno enfatizzato tra cui quelli italiani. Bisogna ricordare che in America è da una VITA che i poliziotti possono sparare a chi resiste in maniera violenta eppure non c’è nessun titolo nei giornali.
Putroppo i casi di discriminazione nei confronti dei frontliner continuano, in particolare a Paranaque, un’area vicono all’aereoporto di Manila. Misure sono intraprese per debellare queste ignoranze.
Manila to crack down on discrimination against COVID-19 patients, frontline workers
Ma ci sono dei gesti continui di apprezzamento e trattamento riservato oltre all’applauso pomeridiano delle 5pm, in alcuni Supermarket ci sono delle casse dedicate solo per loro:




Ci si domanda se le misure intrapprese sino ad ora, se le restrizioni della Quarantena abbiano in qualche modo aiutato a rendere la curva all’insù dei positivi di covid-19 più “morbida” e si risponde che è ancora presto per trarre delle conclusioni, io azzardo e rispondo di si, e prendo come riferimento l’influenza spagnola del 1918 che fece 50 milioni di morti e che aveva caratteristiche simili per la propagazione veloce del virus nell’aria.
Has Luzon lockdown helped to flatten the curve? Scientist says it’s too early to tell
E’ allo studio se estendere o no la Quarantena nelle Phil, voi che dite? La risposta sembra ovvia
Galvez: 15 to 20-day extension of Luzon lockdown being studied
E poi ci sono paesi come l’Italia fra tutti che sono partiti prima alla lotta del coronavirus e se non arrivano notizie rinfrancanti, cioè se questi stati non hanno ancora mitigato le misure restrittive, come si può pensare che le Phil inizino a farlo adesso?
E’ troppo presto, bisogna domandarsi allora per quanto tempo il peridoo di Quarantena sarà esteso.
Ci sono due articoli tra i mille, che ieri hanno destato la mia attenzione:




Perchè in questi giorni mi chiedevo se per caso io fossi un caso di covid-19 asintomatico, psitivo senza sviluppare alcun sintomo, ecco come potrei rivedere mia mamma e mio fratello ed essere sicuro di non essere in nessun caso nocivo per loro e di trasmettergli il virus letale?
Bene, ecco le risposte che fanno questa Domenica degna di essere chiamata, La Domenica delle Palme ed iniziare questo giorno nuovo con un po’ di meditazione nella luce del sole e nella più totale positività.
Chi è asintomatico è contagioso o no per gli altri?
La parola stessa “asintomatico” indica che il tampone risulta positivo. Allora queste persone andrebbero seguite, perché hanno ancora il virus, e studiate perché vuol dire che i loro anticorpi quando saranno formati, cioè le immunoglobuline di tipo G nello specifico, avranno sconfitto il virus.
Quindi gli asintomatici non sono né contagiosi né pericolosi per gli altri?
Esattamente. Quando si ripeterà il tampone sugli asintomatici, e risulteranno negativi, sarà necessario estrarre il loro sangue, perché avranno già sviluppato le immunoglobuline di tipo F prima, e di tipo G a seguire.
Ma c’è un altro articolo che sembra smentisca tutto dal titolo, ma non è così se leggiamo le spiegazioni.
Verona: donna guarita dal Covid-19 si riammala. E’ il primo caso in Italia. – Il Nuovo Magazin




Come è possibile che sia successo allora?
“La prima ipotesi è che il virus appartenga a un ceppo virale diverso, anche se dobbiamo attendere gli esami sui due genomi: quello del primo ricovero e quello del secondo. È però un’ipotesi che io ritengo improbabile. Questo virus al momento non sembra soggetto a particolari mutazioni. E considero difficile che una persona guarita, che ha sviluppato gli anticorpi, se esposta a un altro ceppo possa ammalarsi nuovamente. Questo, in assoluto, non vuol dire che non possa essere nuovamente infettata”.
Ma esiste anche un’altra possibilità. Cioè che i tamponi eseguiti durante il primo ricovero, prima delle dimissioni, non abbiano rilevato la positività perché la donna aveva una carica virale talmente bassa da non essere individuata. “I tamponi sono molto sensibili ma non al 100%. Anche per questo, per i casi con un alto sospetto clinico, seppure in presenza di una risposta negativa, per prudenza ripetiamo il test prima indirizzare il paziente eventualmente a un reparto pulito anziché al reparto Covid”.
Allora non mi rimane altro oggi di agurarvi una
Buona Domenica delle Palme
da passare a casa come sempre, tra le proprie mura domestiche e sentirci fortunati, senza mai dimenticare chi sta tribolando ora in un letto di ospedale tra la vita e la morte, chi va a lavorare alleviando il loro dolore, a chi vuole tornare a casa, a chi non ha cibo sufficiente e a chi non ha un posto dove stare.
Giovanni, Metro Manila




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